Quando si parla di pasta, il nostro Paese la sa lunga, non solo in termini di consumo pro capite, ma anche per la varietà e la fantasia con cui questa viene condita. Ce n’è davvero per tutti i gusti: ci si può sbizzarrire con i formati e i condimenti più disparati, senza mai rimanere a corto di idee. Scopriremo in questo articolo le origini della pasta all’uovo, l’alimento più tradizionale e caratteristico, le sue origini e i modi in cui gustarla al meglio.
La storia della pasta all’uovo
E se ti chiedessi: da dove ha origine la pasta all’uovo? Come nascono ad esempio le lasagne o le tagliatelle che gustiamo al ragù in occasione del pranzo della domenica?
Non si conosce esattamente il momento in cui venne introdotto l’uovo nella preparazione della pasta ma dalle fonti storiche sappiamo che ad esempio l‘origine delle tagliatelle è da ricercare già nell’antica Roma, se non ancora prima, probabilmente al tempo degli Etruschi e dell’Antica Grecia. Infatti, il poeta Orazio, già nel 35 a.C., scriveva di certe “lagane” abbinate a ceci o condite con della carne, per indicare una pasta composta da larghe strisce di sfoglia fatta con il grano. Se questo termine non vi suona nuovo è perché pare che proprio da questo termine (laganum per i Romani e laganon per i Greci) derivano le nostre amate “lasagne”.
Non è un caso quindi che la pasta, in particolare quella all’uovo, rappresenta un punto di forza della tradizione laziale e soprattutto ciociara, dove la tradizione e la storia romana si intrecciano nei luoghi, nei borghi e nelle piccole città come Zagarolo. Qui la cucina mantiene ancora intatto il gusto e la tradizione di un tempo, grazie all’utilizzo di ingredienti poveri ma soprattutto alla capacità di abbinarli in maniera straordinaria.
Pasta all’uovo: una pasta d’eccellenza
Per questo motivo, anche se la maggior parte di noi si cimenta nel produrre in casa la propria pasta all’uovo, c’è da tener conto di tante accortezze per rendere la pasta all’uovo unica e speciale. A partire dagli ingredienti.
Le uova ad esempio non devono essere fredde, come appena tolte dal frigo, ed è opportuno utilizzare uova di dimensioni medie. Oppure la farina, che deve essere preferibilmente di tipo 00, anche se, aggiungendo un 20% di farina di grano duro, si può aumentare la tenuta in cottura senza il rischio di renderla dura al palato.
Ma, come detto, non basta avere gli ingredienti giusti per ottenere una pasta all’uovo da 10 e lode. Anche il tempo di riposo è molto importante perché si deve dar tempo agli ingredienti di amalgamarsi al meglio, in modo che sia anche più facile da stendere. Qui entrano in gioco esperienza e strumenti, come la spianatoia, la tavola su cui si crea la magia dell’impasto. Questa deve essere preferibilmente in legno in quanto questo materiale riesce a donare alla pasta la ruvidezza e porosità che le permette di assorbire meglio il condimento.
Un altro strumento importante per la buona riuscita della pasta all’uovo è il mattarello, anch’esso preferibilmente di legno e più lungo rispetto a quelli tipici. Oggi viene spesso sostituito con una macchinetta che stende in maniera automatica la pasta: però è proprio l’utilizzo di tecniche e strumenti legati alla tradizione che può fare la differenza.
In ultimo, non per importanza, c’è l’esperienza: saper fare una pasta fresca buona, della giusta consistenza e dal sapore equilibrato, non è da tutti. Le nostre nonne erano abituate a fare la pasta a mano e la preparavano ogni settimana, seguendo le regole e i tempi che erano stati tramandati. Oggi non è facile trovare il tempo per fare la pasta come si faceva prima e non sempre si conoscono tutti i princìpi per una pasta: la ricerca delle materie prime, l’esperienza e gli strumenti sono quindi alla base di un prodotto genuino e gustoso.
Pasta all’uovo: dove gustarla a Zagarolo
La tradizione gastronomica contribuisce a rendere il Lazio una culla di tesori, tra i suoi luoghi meravigliosi da scoprire e il suo inestimabile patrimonio culturale e storico. È una tradizione che, proprio perché è ricca, può creare vissuti diversi da zona a zona, pur sempre accomunati dal legame con il mondo contadino. Ad esempio, i ‘fini fini’, noti anche come maccaruni, sono uno dei primi piatti più apprezzati nella zona della Ciociaria: si tratta di fettucine all’uovo tagliate rigorosamente a mano, servite – secondo la tradizione – in un tradizionale piatto di legno chiamato “scifa” e condite con un sugo a base di frattaglie di pollo oppure in alternativa con pomodoro fresco, parmigiano grattugiato e basilico. Le fettuccine, così come altri tipi di pasta all’uovo, sono dunque molto legate alla tradizione ciociara e a quei paesi come Anzio, dove sono famosi i “maccaruni”, Palestrina, Valmontone o Zagarolo.
Zagarolo è a mezz’ora da Roma: stradine, palazzi antichi e natura si fondono in questo borgo medievale. Proprio qui a Zagarolo, la tradizione della pasta all’uovo è ancora viva grazie alla sapienza e all’abilità, tramandata nel tempo, degli artigiani di una volta.
A I Segreti della Nonna, proponiamo ogni giorno una vasta gamma di formati di pasta all’uovo e pasta fresca. Puoi scegliere i formati che preferisci direttamente nel laboratorio e stuzzicare la creatività cucinandoli a casa tua per un pranzo con gli ospiti, oppure gustarli direttamente nel ristorante, scegliendo tra abbinamenti tradizionali e varianti innovative.